E' mancato Riccardo Panzarasa fondatore e animatore della Agenzia Vigevano Prabis. Una associazione voluta da Riccardo per aiutare la popolazione della Guinea Bissau in particolare per sostenere la Clinica Bor, il lebbrosario di Comura e il villaggio di Prabis. Progetto Anna lavora con l'associazione di Vigevano, la Poliambulanza di Brescia e il PIME da parecchi anni. Molti soci di Progetto Anna hanno conosciuto Riccardo e apprezzato e ammirato la sua coerenza e passione nel portare avanti la missione che si era proposto: condividere la propria vita con chi è più sfortunato di noi.
Il dr Valentino Prandini ha scritto, a nome delle Onlus lombarde che sostengono la Clinica Bor, un bellissimo ricordo di Riccardo Panzarasa. Desidero condividerlo con tutti gli amici della Clinica di Bor e della Guinea Bissau.
Grazie!
Vigevano 27 agosto 2016
Re Riccardo al timone della corazzata di Bor
C’era una volta un grande cielo SCURO con miliardi di piccole stelle luccicanti che si specchiavano nell’oceano sottostante. In lontananza si scorgeva un elegante veliero, un tre alberi stupendo, che si avvicinava veloce alla costa, spiegando al vento le sue meravigliose Vele. Quando fu più vicino ci accorgemmo che non vi era equipaggio, o così almeno PAREVA, ma il timone era ben saldo e qualcuno lo manovrava con sapienza. Guardammo meglio, non era un uomo, sembrava un enorme leone con una criniera folta e luminosa; la notte era illuminata da una luna strana ed il veliero giunse silenzioso in porto, RE RICCARDO ,ERA IL SUO NOME.
Noi Riccardo lo vogliamo ricordare così,
anzi lo ricorderemo per sempre cosi; peccato che io non sappia dipingere, perché il pennello
danzerebbe sulla tela, e racconterebbe storie eroiche. Ecco gli ingredienti:
una grande luce, un grande mare, una grande forza, un grande cielo, un grande
Dio ed un grande cuore; venite avanti amici e conoscenti, venite avanti, c’è
posto, vi presento re Riccardo… ma non so dipingere ed allora caro amico mio ti
scrivo a nome dei Presidenti delle onlus che ben conosci e dei tanti amici, di
ogni colore e di ogni fede, che tu hai frequentato. Riccardo hai illuminato le
tenebre della notte con il tuo entusiasmo contagioso; il tuo furore, la tua
generosità e la tua determinazione ci hanno guidato a lungo e la grande fede in
Dio ha fatto il resto. Hai condotto il
tuo vascello contro i flutti della vita, verso traguardi ambiziosi e veri, hai
amato con passione i deboli, i malati, i poveri. Hai toccato con mano i solchi
sanguinanti dell’animo umano, il dolore delle tue stigmate, hai sofferto e
gioito. Hai dato con gratuità una parte di quel molto che avevi ricevuto, la
tua mission, la tua riconoscenza cosmica. Questi dieci anni di incontri,
confronti e talvolta scontri, hanno rafforzato la nostra amicizia, senza mai
cadere nel consueto, nello scontato, nel banale; tu ci indicavi la strada e tutti
noi ci sforzavamo di seguirla, pronti a chiederti consiglio ad ogni bivio.
Quanti progetti, quanti successi e quante piccole inattese delusioni, raramente
anche sconfitte vere e proprie; abbiamo pianto di gioia e di rabbia, e poi
sempre ci siamo abbracciati ed abbiamo saputo perdonare. Ci sono starti uomini
che ti hanno deluso, uomini che ti hanno usato e forse uomini che ti hanno
tradito, ma il tuo cuore non ha mai smesso di battere, ferito, incazzato,
deluso, ma sempre innamorato dell’uomo, consapevole delle insidie della vita. La
serenità con la quale hai condiviso i tuoi ultimi attimi con Elena, con le tue
figlie, con i tuoi cari, con amici e collaboratori e con tutti noi è stata
commuovente, una freccia scagliata con determinazione nel centro dei nostri
cuori, dei cuori di chi ha imparato a volerti bene. E’ questa freccia che
porteremo sempre con noi, la stella che ci guiderà nel nostro agire quotidiano.
E’ facile in queste ore di commozione gridare che non ti scorderemo mai; il
vento ha raccolto le nostre lacrime, il tuo ricordo ha scolpito la nostra
anima. Forse col tempo si affievolirà il ricordo, i tuoi aneddoti si faranno
più rari, ma l’esempio di un grande uomo rimarrà per sempre in noi, nei nostri
consigli, nelle nostre menti, nei nostri progetti. Riccardo, oggi abbiamo
seminato il tuo corpo, ma la tua anima perfonde l’aria che respiriamo e la
renderà più leggera. Corri da Quintino, che tanto hai amato, corri dai tanti
amici che ti hanno preceduto e illumina con la tua luce le nostre notti, che a
volte come ben sai, sono tanto, tanto buie. Grazie Riccardo, e grazie Elena,
insieme, uniti fino all’ultimo ci avete commosso e confortato. Vi vogliamo
bene.
Gabriella, Giovanni, Deanna, Augusto,
Alexandre, Valentino